La Fondazione Creciendo Unidos è un’organizzazione non governativa no-profit situata a sud-est di Bogotà. Il suo scopo è contrastare la difficile situazione dei bambini lavoratori e dei ragazzi di strada .
L’organizzazione nasce nel 1987 grazie all’iniziativa di un sacerdote, che comincia ad organizzare gruppi di bambini e bambine prima impegnati a lavorare nei cimiteri. Diversi sono i motivi per cui i bambini abbandonano la scuola e scelgono di entrare nel mondo del lavoro: la precarietà della situazione economica, i maltrattamenti familiari, ma anche il modello rigido ed esclusivo su cui è conformata la scuola colombiana, che non facilita l’inserimento di bambini disagiati. L’azione educativa del sacerdote è invece caratterizzata da uno stile pedagogico basato sulla tenerezza. A poco a poco, cominciano a raccogliersi attorno a lui anche gruppi di ragazzi che lavorano nei mercati ortofrutticoli o nella vendita ambulante, ed è così che viene creata la prima casa per NATs nel quartiere di Villa Javier, alla periferia sud-est di Bogotà.
Uno dei progetti più importanti di Creciendo Unidos è il sostegno offerto al lavoro di strada: si cerca cioè di accompagnare i minori sul luogo di lavoro, per poter avere contatti costanti sia con la famiglia sia con i datori di lavoro. E’ anche grazie alla collaborazione dei genitori, che condividono il bisogno di offrire ai bambini un luogo di lavoro dignitoso, che nascono i primi laboratori di economia solidale nella casa di Villa Javier. In queste piccole officine si producono inizialmente scope, panni e ceste. Contemporaneamente, però, in questi stessi spazi, è possibile informare i NATs dei loro diritti e si garantisce loro un luogo dove poter trascorrere il tempo con i propri coetanei.
I bambini vengono accompagnati nel loro percorso di crescita da un gruppo di educatori e le loro famiglie e comunità vengono gradualmente coinvolte nelle attività generali della Fondazione.
Un altro difficile problema che Creciendo Unidos cerca di affrontare è il reclutamento armato dei minori. La zona infatti, a causa della sua ubicazione geografica, registra la presenza di quasi tutti i soggetti armati che alimentano il conflitto interno colombiano, e per questo può essere definita come una delle più calde e pericolose dell’intera nazione. Il fenomeno dei bambini soldato è molto rilevante. Per questo motivo la Fondazione si è posta l’obiettivo si stimolare una graduale presa di coscienza del problema da parte sia dei minori che degli adulti, pur operando con le necessarie precauzioni.
Dodici anni fa Creciendo Unidos decise di intervenire anche nella zona di Cucuta attivando un’esperienza analoga a quella di Bogotà, dal momento che le dinamiche del lavoro minorile appaiono molto simili nelle due zone.
Grazie alla collaborazione di alcune ONG internazionali, come Terres des Hommes Germania e Save the Childrens Svezia, oggi la fondazione riesce a sostenere diverse attività sociali:
- Programma Casa Escuela: si tratta di un doposcuola, presente sia nelle strutture di Bogotà che in quelle di Cucuta, dove i NATs possono essere aiutati nello svolgimento dei compiti scolastici. I ragazzi più grandi sono incoraggiati a prendersi cura di quelli più piccoli, in modo da favorire lo sviluppo di uno spirito di identità di gruppo.
- Programma NATsCA: riguarda, come già accennato, la formazione dei gruppi di base del movimento NATs che si svolge direttamente sul luogo di lavoro dei minori, così da poter stringere legami con famiglie e datori di lavoro. È presente in entrambe le località.
- Laboratori produttivi e professionali: a Bogotà, nelle strutture di Villa Javier e di San Martin, sono stati avviati una panetteria, un’officina per computer e un laboratorio artigianale di prodotti in legno. A Cucuta invece, nella casa Doña Leo, sono stati realizzati laboratori di lavorazione del cuoio e del legno e una panetteria che offre anche prodotti di pasticceria. I laboratori offrono ai ragazzi la possibilità di frequentare corsi di formazione professionali annuali, al termine dei quali viene rilasciata loro una qualifica riconosciuta legalmente ai fini lavorativi.
Questi prodotti, la cui produzione contrasta efficacemente lo sfruttamento del lavoro minorile, vengono venduti grazie alla collaborazione di diverse associazioni che promuovono progetti di economia solidale.